Il dono non è un oggetto ma è la relazione che si va a costituire.
3 le fasi di obbligo di cui è costituito: dare-ricevere-ricambiare.
Il dono va considerato un fatto sociale totale.
Ricambiare rappresenta la base del principio di reciprocità Il dono ha la capacità di creare un legame, è associato all’incommensurabile e all’indicibile, e creatore di relazione, perché il dono non solo ha la capacità di mantenere un legame, ma anche di istituirlo, Esistono tre tipologie di scambio del dono: mercato, redistribuzione, reciprocità che si struttura dentro le relazioni sociali. Lo scambio del dono, permette di avere dei legami. Il Natale, nella nostra cultura è un grande scambio collettivo del dono, va riconosciuto come elemento antropologico forte, come caratteristica basilare dell'essere uomo. Il suo valore va riportato alla luce, dopo anni di contro-cultura che ci ha abituato a ragionare esclusivamente in termini di consumo, profitto economico e crescita finanziaria e interesse individuale. L'uomo non è lì, è oltre, altrove. Questo altrove deve guadagnarsi uno spazio reale, all'interno delle istituzioni, della società, della cultura per poter seguire un vero progresso che sia sostenibile e che abbia uno sguardo sempre lungimirante.
Il dono è un movimento, che va re-imparato. È l'arte del "mettere fuori", del dare, dell'aprirsi, del restituire e non per buonismo o per stringenti ragioni morali: ne abbiamo bisogno, come esseri umani, ritroviamo noi stessi e facciamo risplendere la nostra vita proprio nei punti in cui ci pare di cedere qualcosa, di perdere qualcosa di noi.